[Mirco Marchetti]

Mi rivolgo a quelle forme di rappresentanza chiamate partiti e/o movimenti. Alcuni dicono (la sinistra) di richiamarsi a precisi valori che, poi, nei fatti non persegue. Gli altri affermano che, destra e sinistra non hanno più senso alcuno. Se un gruppo che ambisce al definirsi, politico, non si fa coeso attorno ad un assetto valoriale, persegue in linea di massima la logica del nemico esterno. Essa logica, prima o poi partorisce un capro espiatorio con annesso qualcuno da gettare sull’altare sacrificale. Altra cosa invece sono i gruppi di lavoro, uniti nel perseguire un obiettivo. Un gruppo politico può servirsi di gruppi di lavoro ovviamente, ma sono cose distinte. La politica, operata da gruppi funzionali, non può non avere di fondo assetti valoriali distinti in differenze di raggruppamenti. Soprattutto in una società ipercomplessa e pregna di tecnologicismi ed in cui il simbolo, il segno, offuscano l’empatia. La sinistra, e non è detta che lo faccia, deve porre al centro del suo agire politico, la persona ed il suo ben-essere. Non quelle o alcune persone, ma la persona. Purtroppo i vari raggruppamenti, orientati verso profitti in termini di consenso, o economici, hanno da tempo estromesso la passione, il phatos, la psichia, divenendo sede di meri, quanto sterili esercizi contabili ed in cui, ad esempio, la salute delle “casse” di uno Stato vale ben più che la salute delle persone. Chi è dunque causa del suo male, ed ognuno si faccia un esame di coscienza, pianga se stesso. #Politica #DestraSinistra #SocietàFredde #Empatia

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